Il 5 ottobre parte la stagione autunnale di Valenza Jazz

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Si apre con un concerto particolarmente interessante la stagione autunnale di Valenza Jazz.

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Nell’anno della scomparsa del grande sassofonista, musicista e compositore statunitense Wayne Shorter riapriamo gli eventi del nostro Jazz Club con un tributo a lui dedicato dal quartetto di Luca Mannutza.

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Il concerto si terrà giovedì 5 ottobre al Centro Comunale di Cultura.

L’evento rientra nella rassegna Torino Jazz Festival Piemonte, all’interno del circuito regionale dello spettacolo Piemonte dal Vivo.

LUCA MANNUTZA pianoforte

PAOLO RECCHIA sassofoni

DANIELE SORRENTINO contrabbasso

LORENZO TUCCI batteria

Con inizio alle 21.30 giovedì 5 ottobre 2023

Centro Comunale di Cultura

Piazza XXXI Martiri 1, Valenza

Ingresso 15 euro

I biglietti si acquistano all’ingresso la sera stessa, è possibile la prenotazione telefonica.

Posti liberi non numerati, la sala circolare consente la visione e l’ascolto ottimale da ogni posizione.

Per informazioni: 347 2789796 eklectico@libero.it

Note biografiche dei musicisti:

LUCA MANNUTZA

Nato a Cagliari nel 1968, si è avvicinato alla musica giovanissimo. Inizia a 6 anni gli studi classici, a 18 anni si diploma con ottimi voti. Si avvicina al jazz nel 1990 e dal 1993 comincia ad esibirsi al fianco dei migliori jazzisti italiani. Tra gli importanti riconoscimenti, conseguiti nei concorsi di jazz cui ha partecipato all’inizio della sua carriera, si possono elencare il Premio Ennio Porrino (1981), la menzione speciale della giuria al concorso Barga Jazz (2000), il primo premio nell’International Massimo Urbani Award (2002), il Premio del Pubblico nel Concorso Internazionale Tramplin Jazz di Avignone, Francia, come componente del quartetto del sassofonista Max Ionata (2002). Inoltre, nel 2002 a Parigi, si qualifica per la fase finale del concorso internazionale Martial Solal. Dal 2002 fa parte di tanti importanti progetti del batterista Roberto Gatto e del trombettista Fabrizio Bosso, in qualità di organista e di pianista, e fa parte degli High Five, il gruppo campione di vendite con l’album Five for Fun e Handful of Soul insieme a Mario Biondi. Luca Mannutza affianca la sua intensa attività live con quella di arrangiatore per vari artisti e progetti discografici, quali Mario Biondi, Rosalia de Souza, Filippo Tirincanti, Lorenzo Tucci e ha suonato con i piu’ importanti jazzisti italiani e stranieri ( Rava, Fresu, Bosso, Boltro, Tamburini, Amato, Scannapieco, Cisi, Giammarco, Bonisolo, Giuliani, Tonolo, DiBattista, Gatto, Sferra, Bonaccorso, B.Casini, Ferra, J.Pelt, J.Frahm, S.Grossman, J.D.Allen, G.Cleaver, D.Burno,B.Hart, C.Cheek, A.Pinciotty, E.Zigmund, G. Hutchinson, W Escoffery, E. Essiet, J. Dudli ) e molti altri.

LORENZO TUCCI

è fra i batteristi italiani più richiesti. La sua ecletticità e l’enorme talento gli hanno permesso di diventare il partner immancabile di numerose star del Jazz. Numerosi i suoi dischi di successo: Happy End,Touch, Sparkle, Tranety, Drumonk, Lunar, Drumpet (solo per citarne alcuni) progetti in cui dimostra la capacità di esprimersi in formazioni molto diverse fra loro.

Tucci insieme a Fabrizio Bosso e Daniele Scannapieco è stato il fondatore degli High Five quintet considerata per anni la migliore formazione jazz italiana, al loro attivo sei CD tra cui un live registrato al Blue Note di Tokyo, uno dei templi del jazz mondiale.

Proprio con gli High Five quintet nel 2006 incidono “Handful of soul” con la star del Soul /Jazz Mario Biondi, quasi 1 milione di copie vendute in tutto il mondo.

Negli anni ha collaborato con numerosi artisti del calibro di Phil Woods, Tony Scott, Ronnie Cuber, George Garzone, Mark Turner, Tim Warfield, Emmanuel Bex, Kirk Lightsey, George Cables, Joanne Brakeen, Fabrizio Bosso, Massimo Urbani, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Flavio Boltro, George Cable, Giovanni Tommaso, Mario Biondi, Max Ionata, Maurizio Giammarco, Karima, Max Ionata, Stefano Di Battista, Dado Moroni, Rosario Giuliani, Daniele Scannapieco, Ada Montellanico, Nicola Conte e molti altri. Lorenzo Tucci è anche testimonial della Zildjian Ctmbals, la più importante fabbrica di piatti a livello mondiale.

DANIELE SORRENTINO,

nato a Napoli il 23/11/1980.Figlio e nipote d’arte, suo padre pianista, il nonno mandolinista. Alla tenera età di quattro anni inizia a studiare violino. Ma col crescere si appassiona al basso e alla musica jazz iniziando un nuovo percorso musicale, partecipa e vince vari premi tra questi il più importante quello diTuscia in Jazz dove vince come miglior gruppo e miglior contrabbassista il premio “Jimmy Woode”. In giuria Bobby Durham, Benny Golson, Buster Williams, Jimmy Coob, Joe Di Francesco, e altri. Partecipa a svariate tournée jazzistiche in Russia, Mexico, Francia, Spagna, Marocco ecc. Ha suonato e collaborato con: Fabrizio Bosso,Alex Britti , Max Gazze’, Niky Nicolai, Gegè Telesforo, Jerry Bergonzi, Greg Hutchinson, Sylvan Luc, Paco Sery,Tullio De Piscopo, Enrico Rava, Paco Sery, Sylvain Luc, Stefano Di Battista, Rosario Giuliani, Rocco Zifarelli ,Rita Marcotulli, Roberto Gatto, Dado Moroni , Antonio Faraò , Luciano Biondini, Andrea Pozza, Maurizio Giammarco, Ray Mantilla, Rita Marcotulli,Pierre Francois Dufour,Deborah J. Carter, Adrienne West, Alessio Menconi, Daniele Scannapieco, Nicola Angelucci , Max Ionata, Giovanni Amato, Alfonso Deidda, Eddy Palermo, Sandro Deidda, Alberto D’Anna, Crystal White, Paolo Recchia, Tony Esposito, Luca Mannutza, Marco Zurzolo, Andrea Rea, Claudio Filippini, Julian Oliver Mazzariello, tantialtri. Nel 2014 incide il disco “Giu’ la Testa” con Sylvain Luc , Stefano Di Battista e Pierre François Dufour e nel 2021 “Morricone Stories “ sempre di Di Battista con Dede Ceccarelli e Fred Nardin . Da circa undici anni fa parte del quartetto stabile di Stefano Di Battista .

PAOLO RECCHIA, classe 1980,si appassiona fin da bambino al sassofono contralto e, grazie al padre, inizia a suonare all’età di 11 anni, dedicandosi dapprima agli studi classici e poi al jazz, che scopre ed inizia profondamente ad amare ascoltando alcuni dischi di Charlie Parker e Massimo Urbani. Ha frequentato master class tenute da Bob Mintzer, Rick Margitza, Billy Harper, Harry Allen, Dave Liebman, Enrico Pieranunzi, Chris Potter, Rosario Giuliani, Paolo Fresu.

Il suo modo di comunicare attraverso il sassofono è ricco di sensibilità, di forza e chiarezza espressiva. Un sound bilanciato e spesso composto, ma capace di incredibili impennate emotive dove arriva a toccare corde più passionali a volte nostalgiche e rivelatrici di un gusto intimistico. Il suo stile compositivo fonda le radici negli albori del bebop, anche se poi si libera verso una contemporaneità più tangibile. E’ forse proprio questa la sua forza che deriva da anni di studio e di intenso approfondimento della cultura afroamericana.

Nel 2003 partecipa al Premio Massimo Urbani vincendo una borsa di studio per Siena Jazz; nel 2004 riceve il 2° premio al Concorso Nazionale “Giovani Talenti del Jazz Italiano” a Piacenza e il “Premio Palazzo Valentini” al Festival “JAZZ&IMAGE” di Villa Celimontana a Roma; nel 2005 il 2° posto al concorso nazionale di musica jazz di Baronissi. Ad ottobre del 2015, Paolo Recchia vince il primo premio alla terza edizione del Festivalul International de Jazz “Johnny Raducanu” a Brăila in Romania incantando giuria e platea con una magistrale interpretazione di “Central Park West” di John Coltrane e con un brano di sua stessa composizione intitolato “Boulevard Victor”. Aperto a giovani musicisti jazz provenienti da ogni parte del mondo, il concorso nasce per ricordare il contrabbassista soprannominato “Mr. Jazz of Romania” – che fondò la Romanian Jazz School e che formò numerose generazioni di musicisti jazz, morto nel 2011 all’età di 79 anni.

Il suo esordio discografico risale al 2008 con “Introducing Paolo Recchia featuring Dado Moroni” per Via Veneto Jazz distribuzione EMI MUSIC, che nel 2011 pubblica il secondo album di Paolo Recchia “Ari’s Desire” con ospite il noto trombettista Alex Sipiagin. Nel 2013 inizia la collaborazione con l’etichetta Giapponese Albòre Jazz con la pubblicazione del terzo cd, “Three for Getz”, un omaggio a Stan Getz, con Enrico Bracco alla chitarra e Nicola Borrelli al contrabbasso e a dicembre 2015, la pubblicazione del quarto album “Peace Hotel” con la stessa formazione.

Numerosi i concerti live in tutta Italia con il trio a suo nome e in qualità di leader con varie formazioni, anche con la presenza di ospiti illustri del panorama jazz nazionale ed internazionale. Tra questi: nel 2008, Paolo Recchia si esibisce con il suo quartetto ed ospita uno dei più apprezzati tenor sassofonisti della nuova scena jazz newyorkese, Joel Frahm. Nel 2009 e nel 2010 partecipa per due anni di seguito all’Italian jazz Days, settimana del jazz italiano di NewYork, co-prodotto dal Jazz at Lincoln Center e dall’Istituto Italiano di Cultura esibendosi al Dizzy’s Club Coca Cola ospite nel trio dell’hammondista Pat Bianchi. Nel 2013 con il suo trio ospita David Kikoski al piano. Nel 2014 si esibisce live al Festival Internazionale di La Spezia con George Garzone. Lo stesso anno Paolo Recchia partecipa al tour dell’Andrea Pozza Uk Connection Trio in qualità di guest esibendosi a Roma e ad Ancona; la collaborazione con il pianista ligure continua anche nel 2015 e a questa si affianca un’altra collaborazione di prestigio, quella con il trombettista Fabrizio Bosso.

Molteplici le collaborazioni con l’orchestra “Iodice&Corvini Roma Jazz Ensamble” e con la PMJO (Parco della Musica Jazz Orchestra) diretta da Maurizio Giammarco. Paolo Recchia fa parte inoltre del gruppo “SIX SAX” guidato da Javier Girotto; del sestetto di Luca Mannutza Sound Six, con il quale registra “Tributo ai Sestetti anni 60” e “My Music” per l’etichetta Albore Jazz e del quartetto di Nicola Angelucci, con il quale registra “The First One” e “Beyond the drums” per Via Veneto Jazz.

Oltre alla sua intensa attività concertistica, Paolo Recchia tiene regolarmente lezioni ed è docente di sassofono presso i corsi di formazione per big band a Lanciano.

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