Libri Luoghi Scrittori, ‘Meglio di niente’ di Silvia Pannocchia

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di Patrizia Monzeglio

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Ci sono libri che, sotto l’intreccio classico di un romanzo giallo, lasciano trapelare l’analisi della
realtà sociale che fa da sfondo alla storia, mettendone in evidenza le complessità, registrando il
malessere che i cambiamenti possono provocare su alcune categorie di individui. “Meglio di
niente”, libro di esordio di Silvia Pannocchia, è uno di questi romanzi.
L’autrice, grazie all’esperienza maturata nell’ambito della pubblica amministrazione, ha avuto
modo di osservare da vicino il mondo del lavoro e le sue nuove dinamiche. A questa tematica si è
ispirata per creare una storia dove la vita privata del Commissario Puddu si intreccia con quella dei
vari personaggi che popolano il romanzo.
Parlando del suo libro Silvia Pannocchia dice «Volevo raccontare una storia che mettesse in rilievo
il divario generazionale a cui stiamo assistendo in questi anni nel nostro Paese, in termini di
opportunità e garanzie. Volevo farlo con una storia capace di catturare l’attenzione del lettore e di
invogliarlo ad arrivare fino alla fine. Per questo ho scelto il genere “giallo” che, oltre a essere il mio
preferito, è lo strumento migliore per soddisfare questa esigenza».
La città di Torino, con le sue piazze, le vie, i ritrovi, le strade di collina, è una presenza costante
che rafforza il realismo del racconto. L’autrice così commenta la sua scelta: «Torino è lo sfondo
perfetto per descrivere il passaggio da una realtà fatta di lavoro, crescita economica e riscatto
sociale a un’altra, quella attuale, caratterizzata dal ridimensionamento del comparto industriale e
conseguentemente dalla riduzione di opportunità e prospettive per i più giovani».
Chiediamo a Silvia Pannocchia di descriverci come è nata l’idea del romanzo. «Ci sono volti,
luoghi e frasi che ci colpiscono nel corso della vita lasciando una traccia che poco per volta diventa
un pensiero per poi trasformarsi in una storia. A me è capitato quando ho sentito ripetere la frase
“Meglio di niente”, pronunciata senza farci caso, senza porre troppa attenzione, una frase terribile
se la si analizza a fondo pensando davvero a quello che vuol dire. Da lì è nata l’idea idea del mio
romanzo. Sto vivendo la mia esperienza di scrittrice in modo strano, perché è una parte di me che
devo condividere con molte altre cose, il lavoro e gli impegni familiari, senza riuscire a dedicarle il
tempo che vorrei. Ho però in mente già un’altra storia che ho iniziato a scrivere, anche se va avanti
lentamente».
«Potete vedere una video-intervista a Silvia Pannocchia su “La Libronauta” di Franca Rizzi Martini al link:
https://www.youtube.com/live/VAhIIyUATZQ?si=onYDJIA39HVi_zKu
Il prossimo appuntamento di “Libri, luoghi, e scrittori” sarà con Alice Martello e il suo romanzo
“Lupi ribelli”.
I precedenti numeri di questa rubrica sono disponibili sulla pagina
( https://www.facebook.com/profile.php?id=100093354199417 )
In collaborazione con Neos Edizioni: http://www.neosedizioni.it

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