Libri luoghi scrittori, ‘I Buonanima’ di Ernesto Chiabotto

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di Patrizia Monzeglio

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In una piccola comunità contadina la vita di paese, che da sempre segue il ritmo delle stagioni e i
dettami della Chiesa, viene turbata dal ritorno improvviso di coloro che se ne erano “andati”.
Neanche il parroco e il sindaco sanno spiegare cosa stia accadendo e perché, ma il ruolo-guida che
rivestono impone loro di trovare soluzioni per integrare al meglio i nuovi arrivati, una volta
appurate le buone intenzioni di questi ultimi e l’aiuto che possono dare ai loro compaesani.
La storia dei ‘Buonanima’, che Ernesto Chiabotto racconta nel suo ultimo romanzo, è immersa in
un’atmosfera di realismo magico e si dipana a partire dal ritrovamento di una strana bambina per
continuare, capitolo dopo capitolo, con nuovi eventi che tengono viva la curiosità e fanno riflettere
sulle mille sfaccettature che può assumere la convivenza.
Chiediamo all’autore che cosa lo ha spinto a immaginare una storia così singolare e quale
messaggio porta con sé.
«Grazie per l’invito e arrivo subito al punto: la storia di per sé è singolare, anzi paradossale, solo per
i protagonisti. Il tema principale è la difficoltà ad accettare le diversità, quindi è un tema con il
quale le culture, in qualunque tempo e parte del mondo hanno dovuto confrontarsi. Altrettanto
universale è il secondo tema: ciò che può fare chi è capace di manovrare l’opinione pubblica con la
paura di chi è diverso. In questo caso, poco importa che la situazione sia eccezionale e i Buonanima
siano tutti ben conosciuti. Anzi è proprio questa incongruenza che permette di sorriderci sopra».
Il paese di Vàule, dove è ambientato il romanzo, nella realtà non esiste ma la descrizione
dell’ambiente montano e il linguaggio degli abitanti, intriso di termini gergali e dialettali,
richiamano alla mente le valli piemontesi. Chiediamo conferma all’autore che confessa di essersi
ispirato a «una serie di luoghi a cui sono affezionato, per vari motivi: le tante vallate del torinese,
che per motivi vari ho frequentato da sempre e che sono un luogo perfetto per collocarci Vàule.
Anche se, per i motivi di cui ho parlato prima, la vicenda potrebbe essere ambientata ovunque,
purché sia un posto isolato e privo di ‘social’».
Ernesto Chiabotto ha pubblicato con Neos Edizioni i romanzi ‘Il Custode’ (2014) e ‘Il viaggio delle
verità svelate’ (2019) entrambi premiati in diversi concorsi. Dal 2020 è curatore della collana
antologica ‘TuttoSotto’. Nel descrivere la propria passione per la scrittura confessa :
«Questa è una domanda difficile. Forse scrivo per catarsi, forse per dire qualcosa che mi sembra
interessante, forse perché mi illudo che ci sia ancora un futuro. Chissà.».
Il prossimo appuntamento di “Libri, luoghi, e scrittori” sarà con Alice Martello e il suo romanzo
“Lupi ribelli”.
I precedenti numeri di questa rubrica sono disponibili sulla pagina
( https://www.facebook.com/profile.php?id=100093354199417 )
In collaborazione con Neos Edizioni: http://www.neosedizioni.it

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