di Massimo Iaretti
Percorrere corso Garibaldi giovedì 17 alle ore 17 da piazza Gramsci a piazza XXXI Martiri fa un certo effetto. E’ vero che sono passati 2 giorni dal ferragosto, è vero che ci sono pochissime persone per strada e la calura è alta. Tutto vero ma quello che colpisce di più è la quasi totalità dei negozi e degli esercizi pubblici chiusi per ferie. Ferie che sono sacrosante per tutti ovviamente, ed è altrettanto vero che data la natura prettamente industriale ed artigianale del tessuto socio economico valenzano agosto è sempre considerato un mese morto.
Il panorama sembra essere, almeno nel centro città che poi ne è il cuore pulsante sotto l’aspetto sociale, di un ritorno agli anni Sessanta quando le città si svuotavano letteralmente. Quelli erano gli anni del boom economico, del ‘tutti al mare’ dopo la chiusura dei cancelli delle grandi fabbriche del Nord, oggi però le cose sono cambiate quasi ovunque. La questione, però, è un’altra: che impressione può avere una persona che capiti a Valenza in questi giorni dell’anno, come turista o per qualsivoglia altro motivo, dall’Italia o dall’estero e si trovi tutto chiuso o quasi nella via principale della città ?
Per completezza va detto che anche città vicine come Alessandria o Casale Monferrato hanno un numero alto di chiusure in questo periodo ma non di queste dimensioni.
Ai valenzani la risposta
+ There are no comments
Add yours