Da circa due mesi il semaforo posto a crocevia tra Villabella (Valenza), San Salvatore Monferrato (Fosseto) e Mirabello Monferrato, lungo le strade provinciali 59 e 63, è spento.
Tale incrocio interessato in passato da gravi e continui incidenti, che hanno provocato anche la dolorosa perdita di giovani automobilisti, torna a far parlare di sé a causa della inerzia delle Istituzioni competenti nella sua riattivazione.
“Villabella” – afferma Giorgio Toniolo, Presidente della Commissione di Frazione – “Attende con forte preoccupazione un intervento tanto celere quanto deciso della Provincia di Alessandria perché il semaforo che sorge vicino a Cascina ‘Sirano’ possa tornare svolgere la sua normale funzione di regolazione del traffico. Nonostante la segnaletica che dovrebbe disciplinare a luci spente il passaggio veicolare, si continua ad assistere a condotte potenzialmente pericolose di ignari automobilisti che transitano lungo l’incrocio in questione senza fermarsi, e questo ci pone da due mesi a questa parte in allarme! Già nel recente passato cinque persone, di cui due giovani, hanno perso la vita perché qualcuno non aveva dato loro precedenza, ecco quindi che l’incubo ritorna, cosa dobbiamo aspettarci ora?“.
A fargli eco è Alessandro Deangelis, Consigliere Comunale a Palazzo Pellizzari, che ha raccolto la preoccupazione di numerose famiglie residenti in Frazione: “I timori di Villabella sono anche i miei” – afferma – “tanto che ho deciso nel silenzio e nella indifferenza dell’Amministrazione Comunale, di sentire in autonomia la Provincia per avere alcune risposte in merito e informare la popolazione; fortunatamente i tecnici provinciali sono al lavoro per trovare le coperture ecomiche utili alla riparazione e alla riattivazione dell’impianto semaforico, e l’intervento ha assunto la massima priorità per l’Ente.
Poi la stoccata al Comune: “Chiedo tuttavia, al Sindaco di Valenza” – chiosa il Capogruppo Civico – “di attivarsi perché segua da vicino la vicenda e favorisca le giuste sinergie con la Provincia, in modo da favorire nel breve periodo maggiore sicurezza in quel tratto stradale nelle more della tanto agognata riattivazione dell’impianto – penso ad esempio, mediante un più intenso pattugliamento tra forze di polizia locale e provinciale nella zona interessata nonché richiedendo una migliore segnaletica orizzontale e verticale, e nel lungo periodo adottando eventuali strumenti volti a scoraggiare la guida pericolosa di certuni, anche in presenza di luci e semafori spenti in quel crocevia“.
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