di Massimo Iaretti

Chi si aspettava di leggere da Ilgiornaledivalenza.it qualcosa sui recenti battibecchi tra consiglieri comunali e loro possibili strascichi sarà rimasto deluso. Non abbiamo scritto niente perché di determinate beghe non ce ne frega niente. Certo quello che è successo, ma non soltanto, è l’iceberg di una situazione politica che via via si è acuita con posizioni che si mescolano e grandi amici di ieri che diventano rivali. Una cosa è certa, e scriverlo sarà anche la scoperta dell’acqua calda, ma è necessario dirlo: la campagna elettorale è iniziata, con tanto di giochi, posizionamenti e, in qualche caso, riposizionamento con ritorno all’originale. E’ il caso, ad esempio dei tre consiglieri che sono usciti dalla Lega, il capogruppo Alessandro Deangelis, il vice presidente del consiglio Guido Capuzzo e Laura Barbi. Deangelis in una conferenza stampa prima di fine luglio ha detto che rimane nel gruppo misto di cui è capogruppo ma ha assicurato sulla propria posizione di consigliere di maggioranza, mentre Capuzzo, sino a pochi mesi fa uno dei pilastri della Lega valenzana, è oggi il più accanito oppositore del sindaco Maurizio Oddone, forse ancora più del Partito democratico, principale forza di opposizione (peraltro poco incisiva), ma rimane comunque nell’ufficio di presidenza del consiglio comunale dove era stato eletto vice presidente in quota alla maggioranza. Paradossale, pertanto, è la posizione del gruppo misto che è più misto che non si può, dove il capogruppo Deangelis lo è di sé stesso, allineato alla maggioranza, mentre gli altri ne sono fuori. E poi c’è Bissacco, già Lega, poi autonomo, poi in quota Fdi, che si dichiara misto, ma lontanissimo anni luce dagli altri. Insomma, i lombardi direbbero un bel rebelot, cui si erano aggiunte le tensioni tra il sindaco e l’assessore al bilancio Luca Merlino nella penultima seduta, quando venne meno il numero legale. Ovviamente sono tutte questioni che non passano inosservate ai cittadini che sono poi coloro che dovranno decidere nel 2026 chi li governerà per cinque anni. Maurizio Oddone, che non nasconde la propria intenzione di ricandidarsi ha sempre detto che ‘il centro-destra unito vince’. Mancano ancora diversi mesi ma se dovesse permanere la tensione delle ultime sedute consiliari non si potrebbe certamente parlare di coesione come fu nel 2020. Su altri fronti Luca Ballerini, sconfitto per 23 voti da Oddone al ballottaggio cinque anni fa, ha rotto con il Partito democratico e vanta un buon rapporto personale con il numero uno di Fdi in provincia, Federico Riboldi, ma si limita a dire di stare per ora alla finestra. A sinistra corre voce (tutta da verificare) che ci potrebbe essere una discesa in campo di Daniele Borioli, politico di lungo corso, mentre si registra un certo attivismo di Giovanni Barosini al centro e non mancano aspirazioni lombarde su Valenza, senza dimenticare che su tutti potrebbe aleggiare l’ombra di Maurizio Carandini una cui candidatura sarebbe in grado, ovunque fosse, di sparigliare totalmente le carte. Davvero un bel gomitolo che dopo l’estate dovrà finalmente srotolarsi.
