In libreria per voi: ‘Il treno dei bambini’ l’Italia raccontata da Viola Ardone

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di Patrizia Monzeglio

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Presto uscirà il film “Il treno dei bambini” che farà conoscere al grande pubblico la storia
raccontata nell’omonimo romanzo di Viola Ardone. L’uscita è prevista entro il 2024, con la
regia di Cristina Comencini che firma la sceneggiatura insieme a Giulia Calenda e Furio
Andreotti, vincitori del David di Donatello 2024 per il film “C’è ancora domani”.
Nel mondo dei lettori i romanzi di Viola Ardone possono contare già da tempo su un folto
seguito. “Il treno dei bambini” uscì nel 2019 diventando il caso editoriale dell’anno, tanto
da essere oggi tradotto in più di 30 lingue. La storia si ispira ad un evento poco noto: il
temporaneo affido di bambini del sud a famiglie del nord, organizzato dal partito comunista
per cercare di aiutare quegli italiani che, nell’immediato dopoguerra, versavano in
condizioni di estrema povertà.
Viola Ardone racconta i diversi momenti di vita di Amerigo, un bambino che vive questa
esperienza e che, una volta cresciuto, si confronta con il suo passato. La scrittrice in una
intervista ha commentato : «L’accoglienza, l’incontro non sono mai semplici. Chi parte
dalla sua terra deve abituarsi a nuove regole e linguaggi; chi accoglie deve far spazio
all’altro e modificare il proprio modo di vivere, declinare le proprie convinzioni in relazione
al nuovo».
Nel suo libro Viola Ardone fa uso di frasi e termini dialettali adottando uno stile che
restituisce la freschezza del vissuto, che incuriosisce e coinvolge il lettore. Il punto di vista
del protagonista, con i suoi desideri, speranze e timori, diventa qualcosa di comprensibile
e condivisibile, arricchito da immagini forti che rimangono impresse nella memoria.
Leggendo questa storia di tanti anni fa non si può far a meno di pensare ai parallelismi con
quanto sta accadendo ai giorni nostri, all’esperienza di altri bambini che arrivano nel
nostro paese.
Per chi ama lo stile di Viola Ardone diventa spontaneo leggere anche “Olivia Denaro”,
romanzo in cui la scrittrice affronta il tema del difficile riscatto sociale delle ragazze del Sud
nell’Italia patriarcale degli anni ‘60. Un libro ispirato ad un altro fatto vero, la storia di
Franca Viola, prima donna italiana ad aver rifiutato il matrimonio riparatore.
I personaggi di Viola Ardone vivono all’interno di un mondo in evoluzione, affrontano con
ingenuità e dignità le ingiustizie del contesto in cui crescono e cercano di prendere in
mano il loro destino. Non vivono la loro condizione con vittimismo ma con un misto di
stupore, accettazione e ribellione, sono ritratti pieni di umanità con cui non si può non
solidarizzare.
Della scrittrice è uscito recentemente “Grande Meraviglia”, un nuovo romanzo di
formazione che chiude la trilogia. Anche in questo caso un’opera che unisce fantasia e
realtà, che abbina un modo di narrare scorrevole a temi profondi, che attraverso
personaggi umili ci parla delle battaglie civili che hanno segnato la storia del nostro Paese.

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