Capuzzo (Lega): ‘Sull’autonomia differenziata il Pd nega se stesso’

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Torna a gamba tesa nel dibattito politico il tema dell’autonomia differenziata anche se per un fatto che con la politica non centra niente: la lettera minatoria nei confronti del ministro Roberto Calderoli al quale è arrivata la solidarietà in sede piemontese del presidente della Commissione autonomia della Regione, Riccardo Lanzo, mentre a Valenza la vicinanza all’esponente del Carroccio arriva dal capogruppo della Lega Guido Capuzzo.

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Capuzzo, però, lancia una frecciata polemica anche al Partito Democratico che proprio in Piemonte sta portando avanti una serie di ordini del giorno nei vari consigli comunali sull’argomento.

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Per dovere di cronaca nell’ultimo consiglio comunale prima della pausa agostana il documento è stato respinto con i voti contrari del centro-destra, l’astensione di Alessandro Deangelis e il voto a favore di Pd e Valenza Futura.

“Con questa iniziativa il Partito Democratico nega se stesso e dimostra di avere memoria corta in quanto la legge costituzionale 3 del 2001 che ha portato alla riforma del Titolo V della Costituzione era stata votata dai suoi parlamentari e in quel momento era partito di governo, dimentica le leggi fatte dal ministro Bassanini, dimentica che la richiesta di una trattativa per l’autonomia differenziata è stata fatta dal governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini che, sino a prova contraria è del Pd, dimentica l’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Piemonte del 2017 votato quando governava il Pd con Sergio Chiamparino presidente. Forse ai democratici compagni che tanto sbandierano la Costituzione servirebbe una cura di fosforo per ricordare meglio leggi ed articoli”

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