ASMARA E OLTRE: istruzioni per sorprendersi (22/23)

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di Maria Antonella Pratali

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Ventiduesima puntata – Lingue, moneta, religioni

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Che lingua si parla in Eritrea?
Raggruppando nove etnie, l’Eritrea ha nove lingue riconosciute, di cui le principali sono l’arabo e il tigrino. L’inglese viene insegnato sin dai primi anni di scuola ed è lingua veicolare nell’istruzione superiore e nei documenti ufficiali. L’italiano viene tuttora insegnato in scuole private e religiose, e usato nelle chiese cattoliche.  Nel tigrino sono presenti molti vocaboli derivati dall’italiano: bichikleta, skola, forketa, tabolo, sedya, e molti altri. Capita anche di sentire intere espressioni italiane integrate nel tigrino, come ad esempio “andiamo, andiamo”, che sento pronunciare dagli impiegati della sicurezza all’aeroporto di Asmara per far avanzare la lunga fila di eritrei verso il gate di imbarco. 

Moneta.
La moneta è il Nakfa. 1 Euro corrisponde a circa 17 Nakfa. Il cambio subisce fluttuazioni giornaliere. Uffici di cambio ufficiali sono presenti sia in aeroporto, ad Asmara, aperto anche di notte, sia in città, di cui uno nel corso principale, Harnet Avenue, e uno più grande accanto alla sede della Egypt Air. 

Religioni.
Uno dei motivi per cui l’Eritrea è sotto sanzioni è la mancata libertà religiosa. Quest’ultima motivazione suscita particolare sorpresa, vista la quantità di chiese ed edifici religiosi che sorgono l’uno accanto all’altro. La religiosità è molto sentita e diffusamente praticata.
La Grande Moschea di Asmara sorge a fianco della cattedrale ortodossa di Nda Maryam, circondata da un meraviglioso parco di eucalipti, euforbie e alberi del pepe; sul sagrato i fedeli si prostrano e baciano il suolo, mostrando fisicamente la propria devozione. Poco distanti, la sinagoga e la chiesa greco-ortodossa; su Harnet Avenue, uno dei corsi principali, la cattedrale cattolica; a pochi passi la chiesa protestante, con la grande piazza su cui affacciano una scuola e una cooperativa di donne che produce shirò (farina di ceci speziata), berberé (a base di peperoncino rosso e altre spezie), cereali e legumi essiccati. 
Circa metà della popolazione è musulmana, l’altra metà, approssimativamente, è cristiana, suddivisa in protestanti, ortodossi, cattolici. 
Le campane di Nda Maryam si alternano ai richiami del muezzin, i preti ortodossi camminano per le strade accanto ai loro colleghi cattolici e musulmani, capita non di rado di incontrare suore. In una zona residenziale di Asmara sorge il Centro culturale dei Pavoniani, che dispone di una ricca biblioteca aperta a tutti. 
Esistono in Asmara scuole cattoliche. vNon si notano segnali di intolleranza, al contrario si percepisce la serenità di un dialogo ecumenico, in cui tutti hanno il diritto di professare liberamente il proprio credo, nel rispetto di quello altrui.

(Continua. Nuove foto. Quanto e come si studia in Eritrea?)

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