di Massimo Iaretti

Nella maggioranza di centrodestra che governa la città dal 2020 negli ultimi mesi sono avvenuti diversi episodi che, almeno in apparenza ed allo stato attuale hanno ingarbugliato la matassa per poter avere quel ‘centrodestra unito’ che cinque anni fa aveva portato, sia pure per una manciata di voti, Maurizio Oddone a Palazzo Pellizzari superando Luca Ballerini, candidato del centrosinistra.

Un assessore, Patrucco, che si è vista la delega toltta dal sindaco e poi si è dimesso, 3 consiglieri di quello che era il Partito di maggioranza nel centrodestra, la Lega che se ne vanno dal Carroccio (Capuzzo, Barbi e Deangelis che era appena entrato in Lega, salvo poi chiarire che è allineato su questa maggioranza e sul sindaco) e formano un gruppo misto che più misto non si può, un assessore, Merlino, revocato dal sindaco poco prima di ferragosto, Fdi (dove tra l’altro ci sono altri due consiglieri ex Lega, Boccardi e Bissacco, già fuorusciti da tempo dal Carroccio) che si sente escluso dalla giunta e dice che valuterà di volta in volta dando appoggio esterno. E un sindaco che attende indicazioni che non arrivano dalle segreterie de partiti per designare i due assessori nei posti vacanti che, soprattutto per il bilancio e Amv, comportano deleghe pesanti.
Il tutto con Luca Ballerini che dai banchi dell’opposizione sta alla finestra, un Capuzzo vice presidente del consiglio comunale, eletto come tale inquota maggioranza che fa un’opposizione dura, il Partito democratico non proprio aggressivo (perché in effetti i problemi sono in casa del centrodestra) e chi si muove al centro.
In tutto questo mi sono chiesto, da spettatore interessato soltanto ai fatti: ma se fossi io Maurizio Oddone cosa farei ?
La risposta è semplice, qualcuno dirà più facile da dire che da mettere in pratica, ma lineare: utilizzerei sino in fondo il potere che la legge sugli enti locali consente al sindaco, di nomina e revoca degli assessori senza dover rispondere ad alcuna interferenza esterna.
Nello specifico azzererei l’attuale giunta (non me ne abbiano gli assessori in carica, è un pensiero, non un programma politico, ndr) chiamando a fare parte dell’esecutivo municipale persone di mia fiducia, indipendenti da partiti. Poi mi presenterei al consiglio comunale con un programma di fine consiliatura finalizzato dare risposte concrete, nei limiti del possibile e del tempo rimasto, ai cittadini. Del resto non è forse vero che in politica siamo eletti dal popolo e una volta terminato il mandato, salvo rinnovo, torniamo a fare parte del popolo ?
Per il resto domani è un altro giorno di vedrà ….
Naturalmente questo io farei così se fossi Maurizio Oddone, ma io non sono Maurizio Oddone …. E conoscendolo il sindaco non ha certo bisogno di consigli